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Seminario La Protezione Civile Oggi PDF Stampa E-mail
Sabato 19 Dicembre 2015 15:48

16° STORMO DI MARTINA FRANCA SEMINARIOLA PROTEZIONE CIVILE OGGI

LA PROTEZIONE CIVILE OGGI Le nuove figure specializzate al servizio della popolazione e del territorio:

Seminario al 16° STORMO DI MARTINA FRANCA

In occasione della giornata internazionale del volontariato, si è svolto sabato 5 dicembre nel teatro del 16° Stormo a Martina Franca il seminario sul tema “La Protezione Civile Oggi: le nuove figure specializzate al servizio della popolazione e del territorio”. Con il primo incontro del 31 ottobre svoltosi a Manduria e il secondo del 1 novembre a Massafra si è concluso così un percorso di in-formazione ineccepibilmente organizzato dalla Pubblica Assistenza AR27- Sermartina in collaborazione con ASSODIMA Puglia e con il concreto patrocinio del Centro Servizi Volontariato di Taranto.

Anche il Comune di Martina Franca non ha fatto mancare il suo patrocinio. Oltre alle associazioni di volontariato FIR-CB-SER hanno partecipato un parterre di esperti di Protezione Civile tra tecnici, amministratori, rappresentanti di istituzioni provenienti dalla Basilicata, dalla Calabria e da tutte le Province Pugliesi. Oggi il volontario di Protezione Civile è un cittadino che con rapidità e professionalità soccorre in ogni calamità. In questa ottica si colloca il “disaster manager”, un nuovo professionista che lavora attivamente alla previsione, alla prevenzione e al coordinamento e alle azioni di soccorso. Organizzare un incontro sulla Protezione Civile all’interno di una caserma dell’Aeronautica Militare non è stato facile. Tuttavia, l’ottima accoglienza del Comandante del 16° Stormo “Protezione delle Forze” dell’Aeronautica Militare Col. Giorgio Piccirillo e dei suoi uomini indica una voglia di interazione e di coinvolgimento di tutte le forze in campo quando si parla di un tema così importante. Sta nascendo la consapevolezza che per essere considerati operatori capaci, non è più importante valutare solo la scheda o il corpo di appartenenza, ma sono importanti la formazione tecnica: la capacità di mantenere il controllo della situazione in ogni momento, la predisposizione ai rapporti umani, ad operare in team, avere capacità di comprensione delle situazioni e di problem solving. Questo seminario è stato un incontro altamente culturale perché basato sullo scambio di opinioni e di idee.

 

Giovanni Genco (Responsabile ASSODIMA Puglia e moderatore dell’incontro) dopo i saluti iniziali ha aperto l’incontro sottolineando come il controllo, la tutela e la protezione del territorio rappresentino la “mission” per tutti i convenuti. Dopo i ringraziamenti per l’ospitalità al Col. Giorgio Piccirillo, accogliente padrone di casa, ha rivolto un particolare saluto a Maria Antonietta Brigida, vice presidente del Centro Servizi per il Volontariato della provincia di Taranto” che da anni si adopera nel fornire informazioni e servizi e nell’organizzare corsi di formazioni per tutte le associazioni di volontariato presenti sul territorio tarantino.

Il Col. Giorgio Piccirillo, primo relatore non ha nascosto la sua sorpresa e il suo entusiasmo per una presenza così numerosa e qualificata a dimostrazione di un’argomentazione interessante. Nel suo sostanziale intervento ha esordito dicendo che questo seminario è stato ispirato dalla “necessità di un confronto di idee e di una condivisione delle reciproche conoscenze maturate”. Anche se le forze armate concorrono in azioni di soccorso della vita umana, alla salvaguardia delle libere istituzioni, in azioni di pubblica utilità e di pubblica calamità, i suoi margini di manovra sono limitati ed i campi ben definiti e disciplinati. I suoi mezzi, personale e materiali vengono utilizzati solo in determinate situazioni; manca una normativa inerente a microsistemi, riferita agli interventi sul territorio di tipo ordinario. Questa disciplina e questa specificità in un certo senso non copre quella parte dell’azione della Protezione Civile strettamente legata al territorio. In sostanza, per questo motivo, il Col. Piccirillo ha sottolineato ed elogiato la portata e l’autonomia dei Volontari di Protezione Civile che agiscono “in simbiosi” con il territorio conoscendone le specificità.

Pasquale Lasorsa (V.Sindaco di Martina Franca) ha voluto puntualizzare i meccanismi di collaborazione che scattano sul territorio in caso di necessità tra le unità operative già collaudate tra cui i Volontari della Protezione Civile. La collaborazione tra le diverse realtà operative si è rivelata fondamentale ad esempio nell’accoglienza riservata a centinaia di profughi. Situazioni che hanno visto l’amministrazione pubblica, le forze di Protezione Civile, le organizzazioni di volontariato ed il 16° Stormo di Martina Franca dare in modo assolutamente professionale una risposta pronta ed efficace al problema di accoglienza. L’esigenza di specializzazione è diventata pertanto necessaria nell’impegno volontaristico che non è più marginale ma costante e consolidato.

Il sistema del volontariato non può più essere privo di mezzi e improntato solo alla buona volontà, è un sistema che si è sempre più professionalizzato ed accoglie al suo interno specifiche competenze. La sua azione si è rivelata preziosa, precisa il vicesindaco Lasorsa, per abbattere i tempi di intervento quando ci sono state situazioni eccezionali di calamità per esempio la neve. A Martina c’è un nucleo di volontari della Protezione Civile che è antesignano nell’ambito del volontariato; si sta parlando di operatori professionali sempre presenti nelle situazioni di difficoltà e questo dà serenità a tutti.

Giuseppe Mandina (Responsabile settore Protezione Civile del comune di Martina Franca) nel mostrare la sensibilità amministrativa sul tema di Protezione Civile ha parlato del “Piano Comunale di Protezione Civile” per la gestione delle emergenze locali realizzato a Martina Franca nel 2012. Si tratta di un ampio elaborato che presenta delle “tavole di vulnerabilità” sulle zone più esposte a diversi tipi di rischio (sismico, idraulico…). Quando ci sono situazioni di elevato rischio (es. accoglienza immigrati, rischio idrogeologico, emergenza neve), su ordinanza del sindaco, viene attivato il C.O.C. (Centro Operativo Comunale) che pianifica e coordina le funzioni di soccorso. L’ing. Mandina ha precisato che in taluni casi ci si è avvalsi e ci si avvale della efficiente collaborazione delle associazioni di volontariato come SER, Croce Rossa, ANC e Misericordia.


Patrizio Losi (Presidente Nazionale FIR-CB SER) ha portato delle riflessioni sul mondo del volontariato. Ha evidenziato la specializzazione della Protezione Civile, ossia la continua formazione, gli studi e gli aggiornamenti fondamentali per innalzare lo standard di intervento. Ormai è giusto parlare di “professionalizzazione del volontariato”. La formazione deve riguardare tutte le realtà di volontariato dalle grandi organizzazioni a quelle più piccole. Losi ha ricordato che la Protezione Civile è un fiore all’occhiello del nostro Made in Italy. È importante preservare le varie declinazioni associative ma è oltremodo importante “fare sistema”, abbandonare cioè la chiusura referenziale che porta a “curare ognuno il proprio orticello”. Fare sistema determina un salto di qualità in termini di affidabilità e di efficienza operativa, per essere uniti nel fare gli interessi della comunità.


Nel suo intervento Sergio Achille (Presidente Nazionale dell’Associazione Nazionale Disaster Manager) ha parlato dei risultati raggiunti nell’ambito della Protezione Civile ricordando che i primi piani di Protezione Civile erano ad “uso esclusivo d’ufficio”, cioè documenti “riservati”. Oggi i piani di Protezione Civile sono propedeutici all’attività della pianificazione generale e oltre ad esserci devono essere noti ai cittadini per ottenere un’azione partecipata. È in atto una evoluzione nella normativa tecnica tesa al riconoscimento del “disaster manager” e attestare questa qualifica significa consolidare un “patto sociale” in cui le pubbliche amministrazioni dovranno essere sempre più aperte alla collaborazione con i cittadini. Figure emergenti del volontariato potrebbero professionalmente collaborare nell’ambito della pianificazione preventiva e della gestione dei piani dirigenziali di Protezione Civile comunali.

Il convegno ha conservato una alta attenzione anche nella sua fase finale in cui si sono avuti diversi interventi. Hanno preso la parola: Ciro Todisco (Responsabile della Protezione Civile del Comune di Grottaglie) che ha presentato il Piano di Protezione Civile del Comune di Grottaglie attivo già a partire dal 2009; Lorenzo Massafra (Presidente dell’Associazione Misericordia di Martina Franca) che ha rivolto un invito stringente alle amministrazioni pubbliche affinché riconoscano le figure professionali del volontariato;

Antonio Bonomo (funzionario di Protezione Civile della prov. di Taranto), che ha sottolineato la tradizione rilevante delle organizzazioni di volontariato di Protezione Civile; Vincenzo Cavallo (architetto del settore urbanistico del Comune di Grottaglie) che ha rimarcato l’importanza del connubio e dell’interdisciplinarietà tra urbanistica e Protezione Civile; ha concluso Elena Convertini (Consigliere del Comune di Martina Franca) con la promessa di impegnarsi, nel seguire questa materia poco conosciuta, ma importante per la vita dei cittadini e dell’ambiente.

In definitiva, tutti coloro che hanno partecipato al seminario sono stati concordi nel sottolineare l’importanza del “disaster manager” come figura importante nel settore della Protezione Civile e della sicurezza. A detta di tanti, in taluni casi, i volontari di protezione civile fanno molta più formazione di alcuni addetti ai lavori. L’impreparazione di questi ultimi non si concilia con le attese dei cittadini che hanno il diritto di avere operatori istituzionalmente autorevoli e preparati. A un certo punto sembra che il volontario possa avere una “marcia in più” nel fungere da ponte tra le istituzioni e i cittadini.

Nel mondo del volontariato esistono persone competenti e professionali che operano con amore e disinteressatamente. L’invito finale è quello di separare il binomio guadagno/professionalità. A fine seminario è stato annunciato che l’ASSODIMA ha ricevuto il Premio Adriano Olivetti per il Corso e-learning in Disaster Management come miglior progetto didattico dell'anno nell'area "Sicurezza personale e organizzativa". Un ambito riconoscimento che testimonia la qualità della formazione di ASSODIMA. Il Coordinatore Genco ha ringraziato tutti i partecipanti e il Col. Piccirillo per aver iniziato un’importante percorso di collaborazione.

 

 

 

https://youtu.be/jp2d5Pa1LTs

LA PROTEZIONE CIVILE OGGI Le nuove figure specializzate al servizio della popolazione e del territorio: Seminario al 16° STORMO DI MARTINA FRANCA

In occasione della giornata internazionale del volontariato, si è svolto sabato 5 dicembre nel teatro del 16° Stormo a Martina Franca il seminario sul tema “La Protezione Civile Oggi: le nuove figure specializzate al servizio della popolazione e del territorio”. Con il primo incontro del 31 ottobre svoltosi a Manduria e il secondo del 1 novembre a Massafra si è concluso così un percorso di in-formazione ineccepibilmente organizzato dalla Pubblica Assistenza AR27- Sermartina in collaborazione con ASSODIMA Puglia e con il concreto patrocinio del Centro Servizi Volontariato di Taranto. Anche il Comune di Martina Franca non ha fatto mancare il suo patrocinio. Oltre alle associazioni di volontariato FIR-CB-SER hanno partecipato un parterre di esperti di Protezione Civile tra tecnici, amministratori, rappresentanti di istituzioni provenienti dalla Basilicata, dalla Calabria e da tutte le Province Pugliesi.

Oggi il volontario di Protezione Civile è un cittadino che con rapidità e professionalità soccorre in ogni calamità. In questa ottica si colloca il “disaster manager”, un nuovo professionista che lavora attivamente alla previsione, alla prevenzione e al coordinamento e alle azioni di soccorso.

Organizzare un incontro sulla Protezione Civile all’interno di una caserma dell’Aeronautica Militare non è stato facile. Tuttavia, l’ottima accoglienza del Comandante del 16° Stormo “Protezione delle Forze” dell’Aeronautica Militare Col. Giorgio Piccirillo e dei suoi uomini indica una voglia di interazione e di coinvolgimento di tutte le forze in campo quando si parla di un tema così importante.

Sta nascendo la consapevolezza che per essere considerati operatori capaci, non è più importante valutare solo la scheda o il corpo di appartenenza, ma sono importanti la formazione tecnica: la capacità di mantenere il controllo della situazione in ogni momento, la predisposizione ai rapporti umani, ad operare in team, avere capacità di comprensione delle situazioni e di problem solving.

E questo seminario è stato un incontro altamente culturale perché basato sullo scambio di opinioni e di idee.

Giovanni Genco (Responsabile ASSODIMA Puglia e moderatore dell’incontro) dopo i saluti iniziali ha aperto l’incontro sottolineando come il controllo, la tutela e la protezione del territorio rappresentino la “mission” per tutti i convenuti. Dopo i ringraziamenti per l’ospitalità al Col. Giorgio Piccirillo, accogliente padrone di casa, ha rivolto un particolare saluto a Maria Antonietta Brigida, vice presidente del Centro Servizi per il Volontariato della provincia di Taranto” che da anni si adopera nel fornire informazioni e servizi e nell’organizzare corsi di formazioni per tutte le associazioni di volontariato presenti sul territorio tarantino.

Il Col. Giorgio Piccirillo, primo relatore non ha nascosto la sua sorpresa e il suo entusiasmo per una presenza così numerosa e qualificata a dimostrazione di un’argomentazione interessante. Nel suo sostanziale intervento ha esordito dicendo che questo seminario è stato ispirato dalla “necessità di un confronto di idee e di una condivisione delle reciproche conoscenze maturate”. Anche se le forze armate concorrono in azioni di soccorso della vita umana, alla salvaguardia delle libere istituzioni, in azioni di pubblica utilità e di pubblica calamità, i suoi margini di manovra sono limitati ed i campi ben definiti e disciplinati. I suoi mezzi, personale e materiali vengono utilizzati solo in determinate situazioni; manca una normativa inerente a microsistemi, riferita agli interventi sul territorio di tipo ordinario. Questa disciplina e questa specificità in un certo senso non copre quella parte dell’azione della Protezione Civile strettamente legata al territorio. In sostanza, per questo motivo, il Col. Piccirillo ha sottolineato ed elogiato la portata e l’autonomia dei Volontari di Protezione Civile che agiscono “in simbiosi” con il territorio conoscendone le specificità.

Pasquale Lasorsa (V.Sindaco di Martina Franca) ha voluto puntualizzare i meccanismi di collaborazione che scattano sul territorio in caso di necessità tra le unità operative già collaudate tra cui i Volontari della Protezione Civile. La collaborazione tra le diverse realtà operative si è rivelata fondamentale ad esempio nell’accoglienza riservata a centinaia di profughi. Situazioni che hanno visto l’amministrazione pubblica, le forze di Protezione Civile, le organizzazioni di volontariato ed il 16° Stormo di Martina Franca dare in modo assolutamente professionale una risposta pronta ed efficace al problema di accoglienza. L’esigenza di specializzazione è diventata pertanto necessaria nell’impegno volontaristico che non è più marginale ma costante e consolidato.

Il sistema del volontariato non può più essere privo di mezzi e improntato solo alla buona volontà, è un sistema che si è sempre più professionalizzato ed accoglie al suo interno specifiche competenze. La sua azione si è rivelata preziosa, precisa il vicesindaco Lasorsa, per abbattere i tempi di intervento quando ci sono state situazioni eccezionali di calamità per esempio la neve. A Martina c’è un nucleo di volontari della Protezione Civile che è antesignano nell’ambito del volontariato; si sta parlando di operatori professionali sempre presenti nelle situazioni di difficoltà e questo dà serenità a tutti.

Giuseppe Mandina (Responsabile settore Protezione Civile del comune di Martina Franca) nel mostrare la sensibilità amministrativa sul tema di Protezione Civile ha parlato del “Piano Comunale di Protezione Civile” per la gestione delle emergenze locali realizzato a Martina Franca nel 2012. Si tratta di un ampio elaborato che presenta delle “tavole di vulnerabilità” sulle zone più esposte a diversi tipi di rischio (sismico, idraulico…).

Quando ci sono situazioni di elevato rischio (es. accoglienza immigrati, rischio idrogeologico, emergenza neve), su ordinanza del sindaco, viene attivato il C.O.C. (Centro Operativo Comunale) che pianifica e coordina le funzioni di soccorso. L’ing. Mandina ha precisato che in taluni casi ci si è avvalsi e ci si avvale della efficiente collaborazione delle associazioni di volontariato come SER, Croce Rossa, ANC e Misericordia.

Patrizio Losi (Presidente Nazionale FIR-CB SER) ha portato delle riflessioni sul mondo del volontariato. Ha evidenziato la specializzazione della Protezione Civile, ossia la continua formazione, gli studi e gli aggiornamenti fondamentali per innalzare lo standard di intervento. Ormai è giusto parlare di “professionalizzazione del volontariato”. La formazione deve riguardare tutte le realtà di volontariato dalle grandi organizzazioni a quelle più piccole. Losi ha ricordato che la Protezione Civile è un fiore all’occhiello del nostro Made in Italy. È importante preservare le varie declinazioni associative ma è oltremodo importante “fare sistema”, abbandonare cioè la chiusura referenziale che porta a “curare ognuno il proprio orticello”. Fare sistema determina un salto di qualità in termini di affidabilità e di efficienza operativa, per essere uniti nel fare gli interessi della comunità.

Nel suo intervento Sergio Achille (Presidente Nazionale dell’Associazione Nazionale Disaster Manager) ha parlato dei risultati raggiunti nell’ambito della Protezione Civile ricordando che i primi piani di Protezione Civile erano ad “uso esclusivo d’ufficio”, cioè documenti “riservati”. Oggi i piani di Protezione Civile sono propedeutici all’attività della pianificazione generale e oltre ad esserci devono essere noti ai cittadini per ottenere un’azione partecipata. È in atto una evoluzione nella normativa tecnica tesa al riconoscimento del “disaster manager” e attestare questa qualifica significa consolidare un “patto sociale” in cui le pubbliche amministrazioni dovranno essere sempre più aperte alla collaborazione con i cittadini. Figure emergenti del volontariato potrebbero professionalmente collaborare nell’ambito della pianificazione preventiva e della gestione dei piani dirigenziali di Protezione Civile comunali.

Il convegno ha conservato una alta attenzione anche nella sua fase finale in cui si sono avuti diversi interventi. Hanno preso la parola: Ciro Todisco (Responsabile della Protezione Civile del Comune di Grottaglie) che ha presentato il Piano di Protezione Civile del Comune di Grottaglie attivo già a partire dal 2009; Lorenzo Massafra (Presidente dell’Associazione Misericordia di Martina Franca) che ha rivolto un invito stringente alle amministrazioni pubbliche affinché riconoscano le figure professionali del volontariato;

Antonio Bonomo (funzionario di Protezione Civile della prov. di Taranto), che ha sottolineato la tradizione rilevante delle organizzazioni di volontariato di Protezione Civile; Vincenzo Cavallo (architetto del settore urbanistico del Comune di Grottaglie) che ha rimarcato l’importanza del connubio e dell’interdisciplinarietà tra urbanistica e Protezione Civile; ha concluso Elena Convertini (Consigliere del Comune di Martina Franca) con la promessa di impegnarsi, nel seguire questa materia poco conosciuta, ma importante per la vita dei cittadini e dell’ambiente.

In definitiva, tutti coloro che hanno partecipato al seminario sono stati concordi nel sottolineare l’importanza del “disaster manager” come figura importante nel settore della Protezione Civile e della sicurezza. A detta di tanti, in taluni casi, i volontari di protezione civile fanno molta più formazione di alcuni addetti ai lavori. L’impreparazione di questi ultimi non si concilia con le attese dei cittadini che hanno il diritto di avere operatori istituzionalmente autorevoli e preparati. A un certo punto sembra che il volontario possa avere una “marcia in più” nel fungere da ponte tra le istituzioni e i cittadini.

Nel mondo del volontariato esistono persone competenti e professionali che operano con amore e disinteressatamente. L’invito finale è quello di separare il binomio guadagno/professionalità. A fine seminario è stato annunciato che l’ASSODIMA ha ricevuto il Premio Adriano Olivetti per il Corso e-learning in Disaster Management come miglior progetto didattico dell'anno nell'area "Sicurezza personale e organizzativa". Un ambito riconoscimento che testimonia la qualità della formazione di ASSODIMA. Il Coordinatore Genco ha ringraziato tutti i partecipanti e il Col. Piccirillo per aver iniziato un’importante percorso di collaborazione.

 
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