Addio a Papa Francesco. Il ricordo del nostro presidente Patrizio Losi.

Una notizia che coglie all’improvviso, che lascia senza parole e chiude l’emozione in un silenzio di rispetto, mentre i ricordi, tanti, scorrono di fronte agli occhi. Questa mattina il mondo, avvolto nell’atmosfera della Pasqua, ha perso Papa Francesco, il pontefice della gente e soprattutto degli ultimi. Lo stanno salutando commossi i tanti volontari della Protezione Civile italiana che, recentemente con varie delegazioni, erano giunti a Roma per il Giubileo del Volontariato.

Ricorrente e affettuoso il legame della Federazione Italiana Ricetrasmissioni CB che più volte lo aveva incontrato o si era trovata ad operare sul campo per eventi legati al suo passaggio sul territorio nazionale.

Jorge Mario Bergoglio, nato a Buenos Aires nel 1936, aveva origini piemontesi. La sua famiglia veniva da Portocomaro, in provincia di Asti, e come tanti italiani aveva scelto la migrazione verso l’Argentina. Il 13 marzo 2013 è diventato Papa arrivando “dalla fine del mondo”, come amava dire.

In quella piazza San Pietro in attesa delle sue prime parole si era presentato subito in modo semplice e diretto e aveva salutato tutti con un “buon pranzo” che aveva già il sapore della famiglia.

Devoto all’aiuto prima di tutto ai poveri, ai dimenticati, come i tanti che aveva incontrato nelle favelas, aveva scelto il nome di Francesco per richiamare la figura esemplare del santo di Assisi.

Lo ricorda con un’emozione forte il Presidente nazionale F.I.R. Cb Patrizio Losi: “E’ molto difficile trovare le parole giuste in questo momento. Ci siamo incontrati due volte ma la Federazione era sempre presente quando si muoveva in Italia per le sue visite locali. Ci identificava come ‘quelli della radio’, evidenziandone un valore non solo tecnico ma anche morale. Diceva che era lo strumento che abbatte i ponti riuscendo a unire i popoli, sosteneva con convinzione l’importanza di uno strumento economico per permettere alle persone di comunicare. Scorrono davanti ai miei occhi tante immagini, i momenti dell’Udienza, l’incontro, le sue parole forti che costruiscono un po’ di noi”.

Papa Francesco affermava che il bene non fa rumore ma realizza il mondo: nelle sue frasi illuminanti si coglieva un riferimento unico che andava oltre le religioni e raccoglieva il senso della solidarietà e del volontariato.

La Federazione era stata presente a Roma per la prima messa di papa Francesco gestendo le telecomunicazioni; lo aveva quindi incontrato il 26 marzo del 2022, poco dopo l’anniversario dei cinquant’anni dalla fondazione della F.I.R Cb e molti volontari avevano potuto vedere da vicino il suo sguardo sincero.

In seguito la F.I.R. CB era stata attivata in occasione della Giornata Mondiale dei Bambini nel 2024 collocando in piazza San Pietro il mezzo tecnico per le trasmissioni mobili per curare le TLC legate all’evento.

Pontefice del dialogo e della vicinanza, nell’udienza del 2022 aveva riconosciuto alla Federazione l’importante servizio per la comunità grazie alla passione delle radio, strumento di solidarietà per la veloce circolazione delle informazioni, e grazie alla presenza capillare sul territorio italiano.

Aveva spronato i volontari nel loro impegno e ricordato l’importanza di tenere sempre presente il bene comune allontanandosi dagli interessi di parte mettendo al primo posto i poveri, gli emarginati, le persone in difficoltà.

Negli ultimi anni la sua prima missione è stata il messaggio forte, netto e sicuro contro la guerra, tornata prepotente e atroce in Europa e in Medio Oriente. Non mancava mai di ricordare il dolore dell’Ucraina e contattava regolarmente la parrocchia di Gaza.

Il suo animo così semplice e diretto aveva conquistato il volontariato della F.I.R. CB e sono tantissimi i volti in divisa che in queste ore con affetto sincero stanno omaggiando il pontefice incontrato in piazza San Pietro o in altre località italiane. A tutti aveva riservato un sorriso lasciando un ricordo indelebile.

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