Diversi i ruoli ricoperti dai volontari F.I.R. Cb durante i giorni interessati dalle esequie del Santo Padre. Tra questi l’aspetto tecnico e impegnativo del Team TLC-ICT. Per meglio comprendere il loro intervento abbiamo chiesto a Mauro Bisetto, capo team TLC -ICT e riferimento sul campo per i volontari del settore insieme a Gabriele Brescini, di raccontarci il lavoro svolto.
D. Quando arriva l’attivazione, come si comporta il vostro Team? Quale risorse mette in campo da subito?
R. “L’attivazione è arrivata all’improvviso, nessuno poteva aspettarsi quello che è successo. L’Unità di Crisi mi ha contattato per dirmi che avremmo dovuto intervenire per i funerali. Da quel momento si inizia: predisposizione delle attrezzature della Federazione e reperimento presso le Strutture territoriali di quelle mancanti, composizione della Squadra ed individuazione dei Mezzi operativi che saranno necessari per il buon esito della missione. E poi, la parte burocratica, attivazioni, comunicazioni ai vari datori di lavoro per i distacchi a cura della nostra efficientissima Unità di Crisi. Quindi si parte, tutti con destinazione Roma ma provenienti dalle organizzazioni aderenti alla nostra Federazione Italiana Ricetrasmissioni”.
D. La risposta è stata pronta. Da quali associate provenivano i volontari TLC?
R. “Le associazioni che hanno inviato volontari erano molte: O.D.V. BASE SIERRA della Struttura Territoriale di TORINO, O.D.V. CB OM ALESSANDRIA della Struttura Territoriale di ALESSANDRIA, O.D.V. RADIO CLUB LAMEZIA della Struttura Territoriale di CATANZARO, O.D.V. AR27 SER MARTINA della Struttura Territoriale di TARANTO, O.D.V. RADIO CLUB LUNIGIANA della Struttura Territoriale di MASSA CARRARA, O.D.V. CB CLUB MATTEI della Struttura Territoriale di PESARO URBINO, O.D.V. NUCLEO PC DI MARENO della Struttura Territoriale di TREVISO, O.D.V. CAVALIERI DELL’ETERE della Struttura Territoriale di TREVISO, O.D.V. RADIO CLUB QUINTO MIGLIO Struttura Territoriale di TREVISO. Tradotti in numeri, l’insieme era composto da 18 volontari radiotecnici che hanno raggiunto la sede del Dipartimento della Protezione Civile Nazionale. Dopo un briefing con i Funzionari TLC del Dipartimento e la suddivisione delle attrezzature arrivate dalla sede logistica della Federazione di Fano, si sono recati verso la destinazione finale: Campo Base di CENTOCELLE, stazione FS di SAN PIETRO, stazione metrò di OTTAVIANO, stazione metrò di CIPRO”.
D. Inizia quindi la vera e propria fase operativa sul campo. Ci racconti come si è svolta?
R. “In modo veloce ed efficace. Il tempo necessario ai trasferimenti e alle installazioni delle quattro stazioni ripetitrici e siamo operativi in rete con le altre due stazioni predisposte dai tecnici del DPC e l’altra predisposta dai colleghi di RNRE tutte collegate tra loro con Link Satellitari Ultraveloci a bassissima latenza. Lo scopo di installazioni così geograficamente vicine tra loro in un centro urbano, come il centro storico romano, è unicamente quello di fornire agli utenti un terminale radio sempre pronto e performante, senza quelle piccole problematiche di rete occupata o aree scoperte prodotte da una copertura radio in altura ma che in presenza di ostacoli potrebbe essere insufficiente.
Dopo la messa in rete delle Stazioni Ripetitrici e dopo aver effettuato le prove radio, si decide insieme ai Funzionari di dare comunque un piccolo rinforzo alla rete con una nuova Stazione posizionata in altura presso Monte Mario”.
D. E’ stato un intervento aggiuntivo che si è dimostrato complicato da svolgere?
R. “Abbiamo cercato di rimanere distanti dagli impianti di diffusione radio e televisivi presenti per evitare disturbi di radiofrequenza che potrebbero parzialmente vanificare l’efficacia del sito stesso. Nella stessa postazione abbiamo installato anche una stazione analogica per dare supporto ai colleghi che si occupano direttamente dall’assistenza ai pellegrini. Mancavano ancora tre giorni al Funerale del Santo Padre e le postazioni dovevano essere tutte presidiate H24”.
D. Quindi come è stato predisposto l’intervento dei volontari coinvolti?
R. “Per Monte Mario quattro volontari si alterneranno su turni di 12 ore con riposo al Campo Base; per tutte le altre i volontari hanno preferito rimanere nei mezzi presso le stazioni h24 evitando il trasferimento a Centocelle, che in ogni caso avrebbe prodotto notevoli disagi a causa dei mezzi per gli spostamenti che erano diversamente impegnati. Abbiamo a questo punto dovuto risolvere il problema dei pasti nelle varie postazioni. Con il supporto di una navetta di cui si sono occupati i colleghi alessandrini, siamo riusciti a consegnare il cibo senza mai aver fatto mancare alle squadre il giusto supporto logistico e di vettovagliamento”.
D. Ci sono state delle attività ulteriori da gestire?
R. “Sembrava tutto a regime, ma come sempre le variabili non vengono mai a mancare. Su richiesta naturalmente del DPC si è valutato di attivare un servizio di videosorveglianza per consentire ai Funzionari di Sala Italia di controllare i flussi dei pellegrini in diretta con immagini HD. Verificata la disponibilità delle telecamere, la nostra squadra fanese ha provveduto ad attivare un ulteriore stazione presso la sede del CB Club Mattei con lo scopo di mettere in rete anche un apparato per la videoregistrazione. Successivamente ci hanno raggiunto portandoci il necessario per le installazioni presso le nostre postazioni predisponendo altri tre apparecchi in via della Conciliazione per osservare le diverse aree di piazza San Pietro. Tutto questo è avvenuto in modo rapido ed efficace il giorno prima dell’evento e la riuscita della nostra risposta ha dato soddisfazione a tutti. La stanchezza c’era ma eravamo pronti ad attendere il momento per salutare papa Francesco”.
D. Come si è svolta la giornata di sabato, sicuramente la più impegnativa?
R. “Sabato mattina abbiamo controllato bene tutto il funzionamento di apparecchiature e postazioni con prove radio e prove video. Abbiamo atteso l’arrivo dei Pellegrini che pian piano si accingevano a raggiungere il Vaticano. I nostri volontari si sono messi a disposizione delle Forze di Polizia per regolare i flussi e permettere ai cittadini di raggiungere il sagrato di piazza San Pietro in piena sicurezza”.
D. Quali sono stati i numeri tecnico-logistici di questa missione?
R. “Distinguiamo per ambito: 6 stazioni ripetitrici vhf del Modulo Tlc, 1 stazione a supporto dei Colleghi che si sono occupati dell’assistenza diretta ai pellegrini, 5 link satellitari ad alte prestazioni, 100 terminali radio, 7 videocamere, 3 CTM, 4 radiomobili, 1 furgone logistico. Grazie alla disponibilità di attrezzare e delle adeguate risorse umane, siamo arrivati alla fine del nostro intervento mentre le spoglie del Santo Madre raggiungevano la Basilica Papale di Santa Maria Maggiore.
Dopo il deflusso della folla, abbiamo iniziato lo smontaggio delle postazioni, poi abbiamo concluso i lavori nel debriefing con i Funzionari del Dipartimento e con il trasferimento a Centocelle per la cena finale. È stata un’esperienza speciale che ci ha permesso di lavorare al meglio con un’attivazione rapida e inaspettata. Ringrazio tutti i volontari che hanno partecipato e che si sono fatti in quattro per portare a compimento in modo ottimale il nostro servizio”.


