Anniversario del terremoto dell'Aquila |
Sabato 06 Aprile 2019 00:00 |
Oggi ricorre il decimo anniversario del terremoto dell'Aquila. Pur dopo molti anni, tutti coloro che sono stati coinvolti in quell'evento, ricordano con dolore la terribile notte tra il 5 e il 6 di Aprile. Tutti noi, che in vario modo e in tempi diversi abbiamo partecipato alla missione di soccorso abbiamo nel nostro cuore un angolo speciale per l'Aquila. Perché li abbiamo visto ancora una volta la nostra terra colpita a morte, perchè abbiamo visto i nostri fratelli abruzzesi colpiti nel profondo, perchè abbiamo avuto paura di non farcela tanto grande era la tragedia. Poi, ora dopo ora, giorno dopo giorno, la grande macchina dei soccorsi si è messa in moto e la solidarietà di tutto il Paese è arrivata in Abruzzo. E' successo così anche per noi, i volontari della FIR CB. La prima teleconferenza, convocata nel cuore della notte dal Presidente Campagnoli, ha dato il via ad una operazione che è durata sei lunghi mesi, che ha messo la nostra struttura alla prova, che ci ha fatto vedere i nostri errori e la strada per porvi rimedio. Fin dalle prime ore i volontari della Task Force si sono messi in viaggio per raggiungere l'Abruzzo e man mano che si avvicinavano alla zona dell'evento ci trasmettevano notizie sempre più cupe. Anche i nostri colleghi abruzzesi, colpiti loro stessi, si sono messi all'opera e ci hanno fatto arrivare le prime informazioni dal centro del cratere. Con quella prima squadra, guidata da Patrizio e Saverio, ha preso il via una missione enorme che ha portato oltre 100 volontari della nostra Federazione a darsi il cambio ogni settimana per i primi due mesi di attività. Ci siamo insediati a Coppito nella DICOMAC e ci siamo messi a disposizione del Dipartimento nazionale con la nostra specializzazione: le radiotrasmissioni; ma non ci siamo fermati li...siamo stati di volta in volta logisti, autisti, cuochi, addetti alla segreteria, addetti a ogni più svariata mansione che ci veniva richiesta. Straziante la testimonianza dei colleghi che hanno prestato servizio ai funerali delle vittime, duro il ricordo di chi ha dovuto affrontare i disagi delle popolazioni colpite nei piccoli centri raggiunti con difficoltà dai soccorsi. E poi il complesso lavoro della gestione, del mettere insieme i cambi, nel far quadrare i conti tra i tanti che volevano partire e le richieste che arrivavano dalla zona di operazioni: vedeva la luce in quei difficili giorni la nostra Unità di Crisi che oggi è parte fondamentale della nostra organizzazione operativa. Tanto ci ha insegnato quell'emergenza: il fatto di dover impiegare così tanti volontari ci ha costretto a far lavorare insieme persone che provenivano da tutta Italia e ci siamo resi conto che la nostra formazione non era uniforme, che dovevamo portare i nostri volontari ad un livello operativo simile: nasce da quel terremoto l'idea del Brevetto C, una prima idea di formazione comune rivolta ai volontari operativi. Ci siamo resi conto che le telecomunicazioni si stavano evolvendo in fretta, è stata la prima volta dell'impiego del digitale in un emergenza, e da quell'intervento è partita la forte spinta al rinnovamento del nostro sistema radio che oggi ci pone in una posizione di grande competenza e professionalità. Ci siamo resi conto che le nostre strutture dovevano essere più organizzate e nel lungo e complesso debriefing post-emergenza è incominciata a nascere l'idea della colonna mobile nazionale che alcuni anni dopo ha visto la sua ufficializzazione con l'adozione del Modulo Assistenza alla Popolazione. L'Aquila è quindi stata una immensa tragedia, e qui vogliamo ancora una volta ricordare tutte le vittime del sisma, ma è stata anche l'inizio di un processo di sviluppo e crescita che ha portato la FIR CB ad essere oggi una piccola-grande struttura operativa in grado di rispondere a ogni emergenza che colpisce il nostro Paese. |