UDIENZA STRAORDINARIA DEL PAPA Stampa
Lunedì 08 Marzo 2010 20:53


6 Marzo 2010 Udienza Straordinaria del Santo Padre

“Per me la Protezione Civile è stata come il cireneo che aiutò Cristo a portare la Croce lungo la strada verso il Calvario”. Con queste parole, ispirate ad un episodio narrato dai vangeli, una delle volontarie Abruzzesi dell’Associazione Agorà per i Giovani ha definito il rapporto delle popolazioni Aquilane con il volontariato di Protezione Civile in occasione dell’Udienza Papale dello scorso sabato 6 marzo, ad 11 mesi esatti dal sisma del 2009.

Voluta fortemente dal Capo Dipartimento, Guido Bertolaso, sin dalla visita del Santo Padre nei luoghi del terremoto dello scorso 28 aprile, l’udienza si è tenuta presso la Sala Paolo Sesto, nota anche come Sala Nervi, dal nome dell’architetto che la disegnò.

Un locale enorme, sormontata da un particolarissimo Cristo in Croce in stile contemporaneo e capace di ospitare 7000 persone a sedere.Uno tsunami di divise multicolore, un “intero popolo” come lo ha definito la presentatrice dell’evento, la nota giornalista televisiva Paola Saluzzi, provenienti da ogni regione italiana. I posti a disposizione erano 300 per ogni regione, il 15% dei quali riservato agli esponenti delle strutture nazionali appartenenti alla Consulta Nazionale del Volontariato di Protezione Civile. I numeri della Federazione Italiana Ricetrasmissioni sono interessanti, con circa 200 iscritti presenti, fra cui il Presidente Nazionale Vicario, seduto fra i posti dei rappresentanti della Consulta Nazionale del Volontariato di Protezione Civile.

La giornata si è svolta nel pieno rispetto della tabella di marcia, con l’ammassamento presso Piazza San Pietro delle forze provenienti da tutta Italia, principalmente a mezzo autobus, anche se non sono mancate i volontari giunti con mezzi associativi o addirittura con auto private.

Tutti e 7000 si sono quindi ordinatamente messi in fila sotto la parte sinistra del colonnato del Bernini in attesa di effettuare il check-in al metal detector.

Prima dell’incontro con il Santo Padre si è tenuta una preparazione all’evento, in cui sono stati proiettati dei video che riassumevano le principali attività del volontariato di Protezione Civile, dalla Giornata Mondiale della Gioventù del 2000 fino al terremoto Abruzzese.

Proprio i giovani dell’associazione Aquilana Agorà hanno portato all’interno della Sala Nervi la stessa Croce di legno che fu benedetta in occasione della GMG del 2000.

Alle 12 si è presentato Papa Benedetto XVI, che ha scelto di non entrare dal tradizionale ingresso vicino al trono ma di attraversare tutta la sala, stringendo mani, baciando bambini e facendosi fotografare. Una volta seduto sul trono Papalino il Pontefice ha ascoltato il saluto di Guido Bertolaso.

Il Capo del DPC è stato spesso interrotto dagli applausi, anche quando ha affermato che oggi “il volontariato è cresciuto dal punto di vista operativo al punto di non avere nulla di meno rispetto a chi ha fatto di questa scelta una professione”.

Il Papa ha pronunciato un discorso molto articolato, partendo dalla parabola evangelica del buon samaritano, per poi riflettere sul rapporto fra il volontariato è la società. 

Secondo il Santo Padre “anche la società più giusta e lo stato con il miglior welfare non possono fare a meno del volontariato, ossia di tutte quelle persone che non si limitano a fare soltanto il proprio lavoro e lo stretto dovere”.

Dopo lo scambio di saluti, a cui era presente anche il sottosegretario Gianni Letta, una rappresentanza di 40 volontari ha portato il proprio omaggio al Santo Padre, baciando l’anello piscatorio.

Ognuno di questi, in rappresentanza delle strutture che hanno speso un maggior numero di giornate uomo all’Aquila è stato presentato singolarmente da Bertolaso.

L’ordine di presentazione è stato rigorosamente definito in base al numero di giornate uomo.
La FIR – CB era 26esima nella lista dei 40.

Lo stesso Dipartimento ha fatto alcuni doni al Papa, fra cui un giubbotto della Protezione Civile Nazionale che Benedetto ha voluto subito indossare, grazie all’aiuto del segretario personale Padre Georg, riscuotendo gli applausi di tutta la sala.

Il papa ha risposto donando a Bertolaso, come rappresentante della Protezione Civile, una icona da lui benedetta a fine cerimonia.

L’immagine sacra rappresenta la “Madonna della Protezione”, un'immagine della vergine, molto venerata nelle chiese di culto orientale, che rappresenta la protezione della Madonna per il prossimo, verso cui porge e stende un drappo rosso porpora.

C.N. FIR-CB
Ezio Sabatini



 

I cookie vengono utilizzati per migliorare il nostro sito e la vostra esperienza quando lo si utilizza. Cookies impiegati per il funzionamento essenziale del sito sono già stati impostati. Per saperne di più sui cookie che utilizziamo e come eliminarli, vedere la nostra privacy policy.

Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie. Accetto i cookie da questo sito.

EU Cookie Directive Module Information