Formazione F.I.R. CB: Attività ed evoluzione

Un percorso lungo, molto impegnativo e finalizzato a unificare e rendere più professionale la preparazione dei volontari: è quello che il Congresso del 2023 ha posto come obiettivo alla Commissione Formazione guidata da Riccardo Baima. Negli ultimi tre anni il gruppo ha lavorato molto e ha creato con determinazione il piano generale formativo allineandosi, nel corso del 2025, con le ultime direttive del Dipartimento.

Baima, che insieme ai membri del suo gruppo, ha ripensato lo schema della formazione e i suoi passi fondamentali, oltre alle nuove figure coinvolte in corsi e training, presenta con chiarezza i numeri che hanno caratterizzato questi percorsi: “Gli ultimi quattro training hanno coinvolto circa 400 persone e ognuna di loro ha sostenuto una formazione di 20 ore per un totale di circa 8mila ore di lezione. Si uniscono a questi ambiti i primi tre corsi dedicati al modulo idrogeologico con otto ore a volontario presente, per un totale di 500 ore”.

Gli ultimi mesi sono stati anche caratterizzati dal rispondere all’esigenza di un corso base nazionale in linea con le direttive del Dipartimento di Protezione Civile: “Ad oggi vi hanno partecipato 250 volontari per un totale di tremila ore di lezione; oltre a questo percorso c’è poi quello approfondito del Brevetto C, fiore all’occhiello della F.I.R. Cb”. Nel 2024 è stato effettuato un corso Brevetto C con esame per la prima volta on line per otto regioni insieme con quasi duecento volontari iscritti. Il corso, composto da sedici lezioni di due ore, si è concluso con gli esami in presenza svolti in Puglia, Sicilia, Calabria, Lombardia (in parallelo ad una prima sperimentale sessione on line per situazioni particolari). “E’ stata una sfida – commenta Baima – ma ha dato grandi soddisfazioni e ha permesso di “brevettare” circa 250 persone. Anche il nuovo ruolo di istruttore oggi è ricoperto da una cinquantina di persone che possono collaborare per i training. Ringrazio tutti i formatori e gli istruttori che hanno contribuito a rendere possibile questa attività così lunga e complessa”.

I numeri riportati dal referente delle formazioni non sono solo cifre: tra decine e centinaia si leggono l’impegno di chi ha preparato la struttura dei corsi, le lezioni, gli esami, di chi ha organizzato i training, li ha diretti e gestiti. Si tratta di una macchina operativa enorme che – spesso collaborando con altre realtà della federazione, come le diverse squadre – garantisce la professionalità delle squadre in partenza e consente ai volontari di migliorare e mantenere la loro preparazione per l’intervento a livello regionale, nazionale e internazionale.

Baima guarda al futuro: “Adesso restiamo in attesa del Congresso della F.I.R. Cb per le linee guida e i necessari aggiustamenti sul nuovo piano formativo nazionale che saranno evidenziati durante i lavori”.

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