Si è concluso a settembre il ciclo di formazione dei volontari tramite training dei diversi Team della F.I.R. Cb. Un bilancio nettamente positivo, ricco di soddisfazioni e di nuovi spunti operativi è quello che possono tracciare praticamente tutti i coinvolti, dagli organizzatori ai volontari presenti, dai formatori ai responsabili della Federazione.
QUATTRO AMBITI DISTINTI: CUCINA, LOGISTICA, SEGRETERIA, UCN E TLC
Le attività si sono aperte a fine maggio con il primo training a Fano dedicato al Team Cucina, poi quello del Team Logistica, nello stesso posto, il mese successivo. A seguire il training doppio dei Team Segreteria e Ucn ad Alessandria a fine giugno, per poi concludere a settembre con il Team TLC a San Salvo. I volontari si sono iscritti con entusiasmo e, zaino in spalla, hanno raggiunto le località individuate con l’obiettivo di acquisire una formazione puntuale, operativa e unificata.
I NUMERI
Un’analisi dei numeri dei volontari coinvolti nei diversi training può essere interessante e consente di osservare la tendenza formativa di chi ha scelto la propria specializzazione.
- Team Cucina 37 discenti, 4 formatori / istruttori
- Team Logistica 86 discenti, 12 formatori
- Team Segreteria 29 discenti, 7 formatori
- Team UCN 6 volontari già formati, 2 nuovi inseriti
- Team TLC 57 discenti, 12 formatori.
Oltre a formatori e iscritti, sono notevoli anche i numeri di chi ha organizzato, gestito e allestito tutto il contesto formativo con il sostegno logistico complessivo, lo staff della cucina, il personale di segreteria, il supporto pre-training da remoto di UCN e i funzionari presenti come osservatori sul campo.
LOSI: UNICITA’, VALORE E COSTI DEI TRAINING
Il presidente nazionale della Federazione Patrizio Losi sostiene l’unicità e il valore dei training: “Siamo gli unici che organizzano un percorso di questo tipo che propone una formazione teorico-pratica. I risultati e gli obiettivi raggiunti sono tanti anche se occorre considerare anche qualche difficoltà gestionale come, per un’associazione, sostenere il costo di muovere volontari e mezzi più volte. Allo stesso tempo funziona e si tratta di un buon modello che, anche se impegnativo, raccoglie ampio entusiasmo”.
I quattro training hanno avuto un costo complessivo di circa 40mila euro, di cui 30mila coperti dal Dipartimento di Protezione Civile e 10mila dalla Federazione grazie alle entrate ottenute dalle iscrizioni. “Si tratta di un certo investimento per il Dipartimento – commenta ancora Losi – ed è significativo il loro sostegno, non può che portare tutti a impegnarsi sempre di più”.
OLIVI: UNA FORMAZIONE CHE AVVICINA I VOLONTARI
Anche Saverio Olivi, responsabile S.E.R. nazionale, evidenzia un quadro positivo: “I numeri che hanno interessato i vari training sono interessanti e, in media, per ogni sessione hanno partecipato circa 80 volontari. La formazione di questo tipo avvicina i volontari, crea socializzazione e reciproca conoscenza. La formazione ottenuta non è indifferente e nascono, alla fine di ogni training, nuovi istruttori, esperti e formatori. L’anno prossimo valuteremo come muoverci: molti volontari chiedono una formazione più generica perché non se la sentono ancora di entrare nei team; comunque, i training garantiscono un percorso specifico, l’aggregazione e il coinvolgimento anche delle strutture periferiche”.
BAIMA: FARE SQUADRA E INTERGRARE LE DIVERSE REALTA’
Riccardo Baima, responsabile della formazione per la F.I.R. CB, ha seguito come Losi e Olivi tutti i training come osservatore: “I quattro diversi momenti sono stati pienamente costruttivi e hanno dato i risultati sperati confermando quanto F.I.R. CB sia avanti in ambito formativo. Fare squadra, integrare le diverse realtà, fornire un’alta specializzazione sono elementi fondamentali, poi i training consentono anche di conoscere realtà italiane differenti e poco note. Per il prossimo anno dovremo valutare l’eventuale organizzazione di micro-training a livello locale”.
